Metal Gear Solid: Dove tutto è iniziato

Metal Gear Solid: Dove tutto è iniziato

Hideo Kojima, un nome che si è fatto strada nei primi anni novanta dove ha iniziato a gettare le basi per il genere stealth grazie ai primi due Metal Gear usciti su msx che divenne il principale home computer degli anni 80 diffusa in Giappone ma anche in alcuni paesi come la Spagna avendo successo anche nelle applicazioni musicali con un modello lanciato dalla Yamaha, il CX5M dotato anche di un sintetizzatore integrato con tecnologia FM che può considerarsi, ancor prima dell’Atari ST precursore dell’home recording su personal computer.

Qui Kojima ha dimostrato le proprie capacità autoriali, iniziando a trattare quei temi che si ripercuoteranno per tutta la saga come il rapporto padre figlio tra cui quello tra Solid Snake e Big Boss in relazione con quello tra lo stesso Big Boss (Naked Snake) e The Boss anni prima, li dove tutto è iniziato dando vita ad un ciclo.

Metal Gear e Metal Gear 2: Solid Snake

Nel 1987 si presenta per Kojima la possibilità di affacciarsi nell’industria videoludica grazie a Konami che permise al giovane sviluppatore di dare luogo alla sua verve creativa e iniziare lo sviluppo di Metal Gear. Da sempre appassionato di cinema Kojima si ispira a film come La grande fuga e Terminator e concepisce il gioco come uno stealth game, in Metal Gear si è catapultati in un campo senza equipaggiamento che era necessario recuperare sul campo stesso, l’aspetto più importante però era non farsi vedere dai nemici e dalle telecamere dove in tal caso si sarebbe andati incontro ad un game over assicurato. Metal Gear ebbe grande successo e venne considerato tra i primi esponenti del genere stealth. Dopo il successo di Metal Gear Kojima decise di sviluppare Metal Gear 2:Solid Snake con un gameplay ancora più stratificato e trama più matura, qui si intravede una caratterizzazione dei personaggi più decisa e marcata introducendo anche aspetti importanti riguardanti la guerra e le sue conseguenze, Metal Gear 2 riflette sempre di più la passione di Kojima per il cinema grazie ad un racconto sempre più maturo e cinematografico, in Metal Gear 2 è stata introdotta la possibilità di strisciare (proprio come un serpente) in modo da non farsi scoprire, meccanica che diverrà un marchio di fabbrica per la serie.

Metal Gear Solid

Le 3 dimensioni, grazie al successo di Playstation dovuto a titoli come Resident Evil e Tomb Raider Kojima decise di realizzare il successivo capitolo della saga sulla console targata Sony e l’aggiunta solid al nome stava ad indicare proprio la tridimensionalità. Durante lo sviluppo il buon Kojima venne accompagnato dal giovane art director Yoji Shinkawa per la realizzazione artistica dei personaggi e che da li in poi divenne una costante per tutta la saga di Metal Gear e non solo.

In Metal Gear Solid il protagonista era ancora una volta Solid Snake gettato a capofitto dal colonnello Roy Campbell in una missione che solo un uomo ( se cosi si può dire) può svolgere.

Il compito di Snake era infiltrarsi nella Fortezza di Shadow Moses in Alaska, struttura utilizzata dagli Stati uniti per gli accordi START. Foxhound, squadra di soldati e agenti segreti capitanata niente di meno che da Liquid Snake, si Snake proprio come il protagonista, costituita dal pistolero Revolver Ocelot, lo sciamano Vulcan Raven, il maestro del travestimento Decoy octopus, il cecchino Sniper Wolf e il fantomatico Psycho Mantis, il soldato paranormale più famoso della storia dei videogiochi. Foxhound minaccia di utilizzare il Metal Gear Rex, una nuova macchina dotata di armamento nucleare contro il governo federale degli Stati Uniti d’America se non riceveranno in cambio i resti del soldato leggendario Big Boss, già proprio Big Boss che il buon Solid Snake aveva affrontato prima ad Outer Heaven(Metal Gear) e Zanzibar land(Metal Gear 2: Solid Snake), in più un miliardo di dollari nel giro di 24 ore.

Prima di addentrarci di più nella trama sul lato gameplay ci sono novità importanti come la possibilità di bussare sul muro per attirare i nemici, colpire i nemici a suon di pugni e calci oppure prenderli da dietro per stordirli.

E’ inutile dire che al tempo grazie alla tridimensionalità la grafica del gioco era qualcosa che provocò grande scalpore da parte del pubblico, i vari trailer e dimostrazioni pre-lancio fecero notare subito le potenzialità che la nuova console di casa Sony poteva proporre ai giocatori. kojima sfruttò tutto il potenziale della console dando luogo a meccaniche di gioco che si evolveranno nei giochi successivi della saga.

Kojima però voleva fare di più, voleva regalare al pubblico un esperienza totale, un esperienza che avrebbe avrebbe dovuto segnare il giocatore che, dopo finito il gioco avrebbe continuato a porsi delle domande, citando Otacon “Snake! per che cosa combatteva lei? Per che cosa combatto io? e  per cosa combatti tu?”.

Abbiamo parlato del rapporto padre figlio ma il tema portante del primo Metal Gear Solid e’ il gene, sapere chi siamo, da dove veniamo e cosi facendo scoprire il percorso della nostra vita. Snake durante il gioco incontra Meryl, la figlia del colonnello Roy Campbell che ha mandato Snake in missione, proprio lei è alla ricerca delle risposte a queste domande non avendo buoni rapporti con suo padre/zio.

La trama di Metal Gear solid è complessa, piena di ramificazioni e incentrata su personaggi caratterizzati da Dio. tutti i Boss presenti nel gioco hanno una loro storia, le proprie motivazioni e diversi modi per sconfiggerli ( vero Psycho Mantis?).

Ripercorrendo la trama Snake incontra lo scienziato Hal Emmerich alias Otacon, colui che ha contribuito nella creazione del Metal Gear Rex. I due si incontrano in una situazione particolare, Otacon è attaccato appunto da Gray Fox, fratello di Naomi hunter che collabora con Snake durante la missione.

Da li in poi tra Otacon e Snake nascerà una grande amicizia, i due si aiuteranno varie volte durante la missione, attraversando anche momenti toccanti come la morte di Sniper Wolf di cui Otacon era innamorato. Snake riesce a superare di volta in volta tutti i membri di Foxhound fino al fatidico scontro con il fratello Liquid Snake.

Per qualche motivo che approfondiremo nei prossimi capitoli Liquid prova un profondo odio verso il padre Big Boss, personaggio che verrà nominato più volte nel corso dei vari capitoli e che andremo addirittura ad utilizzare(Metal Gear Solid 3).

Dopo un feroce scontro prima a mani nude sul Metal Gear Rex e dopo un inseguimento in macchina che provoca un incidente Liquid sembra morto, subito dopo si alza urlando” Snake!”, Il feroce e orgoglioso Liquid ad un tratto viene preso da un forte malore ( lo stesso che ha colpito Decoy Octopus in precedenza) e muore li sul ghiaccio dopo urla strazianti. la causa sembra un virus che colpisce solo persone con un determinato corredo genetico e sarebbe stato impiantato proprio in Solid Snake prima della missione. Alla fine vi sono due finali possibili, uno in cui Snake va via insieme a Meryl ed un altro in cui va via insieme ad Otacon. il gioco fu un successo incredibile che portò Kojima alla ribalta nel mondo videoludico con la sua capacità di dare un giusto equilibrio tra gameplay e trama, trattando temi importanti per essere solo un “Videogioco” e che dai li in poi divenne una colonna portante proprio per questi motivi.

La rubrica sulla saga di Metal Gear Solid continuerà con i successivi capitoli della saga, se vi è piaciuta questa prima parte mi raccomando, seguite il sito per non mancare i prossimi capitoli.

 

Erik Zeba

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