Top 5 giochi da bar che -per me- oggi rimangono unici, imperdibili e godibili.
Oggi volevo proporvi cinque titoli ARCADE che nonostante l’età sono invecchiati talmente bene da poter essere ancora oggi considerati capolavori assoluti. NON ho incluso giochi di automobilismo come Out Run poichè spesso essi richiedevano un cabinato speciale, parte integrante dell’esperienza.
Sono esclusi anche gli shoot-em’-up poichè hanno tutti lo stesso concetto di fondo, quindi sono ancora validi un po’ tutti.
Ricordatevi inoltre che, per giocare un gioco su emulatori, dovete essere in possesso di una copia originale!
5) Puzzle Bobble
Avete una persona con cui eravate amici e adesso non vedete l’ora di farvi odiare? Dovete mollare la vostra persona amata e non sapete dirglielo? Volete semplicemente litigare? Chiamate la vittima e giocate a Puzzle Bobble.
Il gioco consiste nel lanciare palline e allinearne almeno tre dello stesso colore, che scoppiano. Il primo dei due che riempie lo schermo di palle non scoppiate, perde.
Beh, direte, perchè si rovinano rapporti? Perchè più ne scoppiate voi, più l’avversario sarà penalizzato poichè il gioco gliene aggiungerà a caso. Osservate l’altra persona mentre vede rovinarsi la combo che preparava da quattro lanci. Ascoltate le sue bestemmie, percepite il suo odio.
Avvertenza: non è (ancora) considerato un motivo per attribuzione di divorzio con colpa!

4) FINAL FIGHT
Classicone e pietra miliare arcade dei picchiaduro a scorrimento orizzontale. Vera macchina mangiasoldi senza pudore – alcuni nemici vi uccidono con due colpi consecutivi che non potete evitare in alcun modo. In sala giochi era frustrante e, diciamocelo, scorrettamente dispendioso, a livelli tali che oggi probabilmente porterebbe a class action per risarcimento. Eppure oggi, giocato rigorosamente in due o tre con gli amici, dà ancora quel godimento ignorante che ci piace associare a pizza lurida da discount, buone e che distruggono il fegato appena le guardate, famigliare di Peroni gelata (cit.) e rutto libero, fra una bestemmia e l’altra per l’ennesima morte (la quarantesima) al secondo boss.

3) STREET FIGHTER 2 (in tutte le versioni).
IL picchiaduro 1 contro 1. Ha rivoluzionato il genere, dividendo la storia in due parti: quelli venuti prima, che ci han preparato ad esso, e quelli venuti dopo, che non sono mai riusciti a soppiantare il primo e originale dai nostri cuori. La champion edition e il turbo aggiungono pepe alla ricetta perfetta, ma senza togliere alcunchè all’originale.
Tutt’oggi è un gioco che, nella sua semplicità, tiene testa a titoli molto più moderni, soprattutto quando la modernità è andata a discapito della giocabilità o della godibilità in generale (Mortal Kombat, per dire, non lo ritengo nemmeno l’ombra di SF2).
Beninteso: è stato superato da molti punti di vista, ma rimane pienamente godibile anche ad anni di distanza ed è il capostipite di una generazione di giochi che non ha mai più avuto bisogno di aggiungere novità salienti. Questa è storia.

2) PAC MAN
Si è mangiato più fantasmi lui dei Ghostbusters. E’ un gioco che non stanca mai, e come fa? Oggetto di numerosi tentativi di imitazione, ma anche di numerosi abbandoni d’essi, poichè nella sua semplicità è perfetto. Siete un cerchio con una bocca e dovete mangiare pallini, inseguiti da quattro fantasmi. Ogni tanto un power up vi farà diventare tipo super saiyan e potrete mangiarvi voi i fantasmi. Lo schermo finisce quando avete mangiato tutti i pallini.
Essendo un vecchio gioco da bar, è difficile, ma non impossibile (fino a un certo punto). Ma d’altronde che volete, i tutorial fino al boss finale?
Mi chiedo se fossero le dolci Zigulì, quelle palline!

1) TETRIS
Aaaaah, quel buon profumo di Unione Sovietica, di vodka scadente da rancio al fronte, di sigarette arrotolate in carta di giornale e fumate senza filtro in un campo militare in Siberia, di centrali nucleari costruite in economia che poi esplodono e di baffoni che ti osservano e sanno sempre TUTTO! In questo ambiente pieno di amore, pace e felicità, dove perfino i lemmings non si suicidano e dove Skeletor si è tinto di rosa sfumatura amore, nacque la dimostrazione empirica che quando si hanno un concetto accattivante, delle melodie semplici quanto illegalmente efficaci (e russeggianti q.b.) e un elemento di casualità che metta davvero alla prova l’abilità di un giocatore senza esser ripetitivi, allora, signori, si ha IL gioco Tetris è stato trasposto su quasi qualunque piattaforma vi venga in mente. È di una semplicità disarmante nel concetto ma generatore di infinite partite e sfide, e può fungere sia da “stacco” di cinque minuti come da serata a sè, giocato allora come oggi. Signore Signori, inchiniamoci davanti a Tetris!
Se questa descrizione al sapor di bisca clandestina in trincea non vi ha convinto, considerate un’altra cosa: è l’UNICO gioco che io conosca di cui tutte le trasposizioni da Arcade, tutti i tentativi di ammodernarlo, abbellirlo eccetera risultano a molti quasi stucchevoli, e uno alla fine cerca di trovare la versione da bar per giocarci, il tutto nell’epoca della realtà virtuale. Perchè una partitina a Tetris, fosse anche solo di cinque minuti, ti ricarica!
Indimenticabile, insuperabile, imbattibile.
Su youtube trovate anche i video della versione “embrionale” su piattaforma sovietica. Ma non fatevi sgamare a giocarci durante il lavoro: STALIN VI VEDE!
