La Marvel sul finire degli anni 80 ha concesso allo scrittore e disegnatore Todd McFarlane di dirigere la testata di Amazing Spider-Man. Lo stile più maturo e violento del papà di Spawn ha concesso alla stessa casa editrice di esplorare nuovi orizzonti.
Genesi di un antieroe
Gli aficionados del tessiragnatele più famoso del mondo ricorderanno che il nostro Spidey di quartiere era tornato a metà anni 80 con il costume nero ottenuto sul pianeta Battleworld dopo le vicissitudini narrate nelle Guerre Segrete, in cui eroi e villain si scontrarono per volontà dell’entità nota come l’Arcano. Nei mesi a seguire si scopre che il costume “confezionato” da Reed Richards (Mr. Fantastic), grazie ad un macchinario installato sul pianeta, nient’altro era che un alieno simbionte. Peter Parker decise di ripudiare questo essere, il quale si congiunse ad una persona che odiava il reporter del Daily Bugle almeno quanto l’alieno, ovvero Eddie Brock.
Il nostro malcapitato Eddie era un fotografo freelance alla pari di Peter e fece una magra figura a causa del nostro eroe che gli causò la perdita del lavoro e della carriera. L’odio per Parker da parte di Brock e quello per Spider-Man da parte del simbionte si unirono diventando Venom.
Purtroppo Venom è della Sony
A causa delle beghe legali tra i Marvel Studios di Feige e la Sony, alcuni personaggi sono ritornati nelle mani della casa madre, ma altri sono inspiegabilmente rimasti in mano ad altre case produttrici come appunto la Sony, la quale detiene attualmente i diritti di Venom, Morbius, Blade e pochi altri eroi o antieroi più di “nicchia”. Il problema sostanziale risiede nel fatto che nella continuity fumettistica, non esiste Venom senza Spider-Man e questo si è riflettuto parecchio nel primo film dedicato al nostro antieroe corvino. Nonostante il primo film si rivelò essere un successo al botteghino, la critica composta dai fan del nostro duo simbiotico preferito stroncò senza pietà la pellicola definendola grottescamente ilare e senza senso, nonostante la buona performance di Tom Hardy. In questo seguito viene introdotto un altro personaggio molto amato dai fan della Marvel, ovvero Carnage, la progenie malvagia di Venom.
Ma è Maximum Carnage?
Nonostante la genesi del perfido Carnage sia pressappoco conforme alla controparte cartacea, lo stesso non si può dire per la storia narrata nel secondo lungometraggio. Teoricamente la vicenda si rifà alla saga di Maximum Carnage che vede coinvolti si Venom e il simbionte scarlatto insieme a Shriek ma stravolge del tutto la storia che inizialmente ospitava questi personaggi. La saga in questione si svolge con un Cletus Kasady inerme nell’ospedale psichiatrico Ravencroft dal quale con uno stratagemma riesce a fuggire portando con se Shriek (con la quale condivide un rapporto morboso e malato) e unendosi a Doppelganger, un clone stupido dell’Uomo Ragno con più braccia e cercano disperatamente di seminare caos e distruzione. Venom scoperta la fuga di Carnage e sentendosi responsabile per la sua nascita decide di unirsi a Parker e a Cloak e Dagger per sventare la minaccia. Senza raccontarvi la vicenda per evitare spoiler nel caso voleste leggerla, si capisce da se che nel film il tutto è stato snaturato non solo dell’importante ruolo dell’Uomo Ragno, ma anche e soprattutto per i ruoli di due personaggi che sono a mio parere non solo importanti per tutto l’universo Marvel ma che ricoprono un tassello importante per tutta la storia e che novità delle novità sono proprietà dei Marvel Studios come testimoniato dalla serie tv a loro dedicata.
Un Carnage che non compie carneficine
Al netto della storia cambiata e dei personaggi omessi per problemi di copyright, il Carnage che Woody Harrelson interpreta ha un grosso problema. Parla troppo e agisce poco. Nei fumetti il villain scarlatto si lascia alle spalle una scia di sangue proveniente da una moltitudine di innocenti ed è davvero spietato come testimonia la sua prima apparizione col simbionte nel numero 141 dell’Uomo Ragno (in Italia) edito da Star Comics (all’epoca) che per poco non uccide un neonato. Nel film nonostante l’ottima interpretazione di Harrelson, Carnage risulta poco violento, poco incisivo e troppo “burlone”, al pari del suo “genitore” Venom che si lascia andare troppo alle battute e perde tantissimo di quel fascino noir e cupo tipico del personaggio. Il film scorre tra una battuta e l’altra in un tripudio di cliché e scontri che non convincono appieno il tipico fan dei comics ma a quanto pare ha convinto la maggior parte del pubblico che ha visto la pellicola piazzandola al settimo posto dei maggiori incassi del 2021 e spianando la strada ad un Venom 3 che è già in produzione (purtroppo)
Quel cameo dopo i titoli
Nonostante il cameo di Tom Holland nella scena dopo i titoli di coda, su gentile concessione dei Marvel Studios, il film purtroppo a mio parere risulta un flop sotto quasi ogni punto di vista e come fan spero vivamente che Feige acquisti dalla Sony i diritti dei personaggi rimanenti rendendo giustizia a Venom, Carnage e tutti quei superumani maltrattati da case di produzione che non hanno idea di come realizzare un film a loro dedicato. Personalmente se volete rendere omaggio a Venom e progenie, leggetevi la saga originale e vedrete quanto vi innamorerete dei personaggi coinvolti piuttosto che spendere un’ora e mezza della vostra vita a rimpiangere di aver acceso la tv.
A voi è piaciuto questo sequel? Conoscevate la storia originale da cui è tratta la vicenda del film? Fateci sapere le vostre impressioni nei commenti qui sotto.