Raramente mi sbilancio con le serie live action, soprattutto quando l’interpretazione è prettamente Giapponese, ma Yu Yu Hakusho live action su Netflix spacca! Hanno proprio fatto centro con i personaggi e l’adattamento, rendendo giustizia ad una serie Manga e Anime che meritava di essere conosciuta a fondo.
Yu Yu Hakusho live action dai ricordi agli attori in carne ed ossa
Sono un profano, io me lo ricordo come Yu degli Spettri, ma non mi ricordo nemmeno il perché di questo titolo…forse era il titolo adottato in Europa per la serie TV o del fumetto (e non voglio nascondere i ricordi annebbiati di questa serie, quindi non cercherò su Google una risposta).
Yusuke Urameshi, sembra essere un bullo come tanti, ma il live action ci spiega alla velocità della luce che non è così, anzi Yusuke è una persona altruista e di cuore, non gentilissimo…ma il suo viaggio è appena iniziato.
Il nostro personaggio principale, si sacrifica per salvare un bambino che sarebbe stato investito da un furgone, questo ovviamente gli fa perdere la vita, ma accede al mondo degli spiriti, una sorta di via di mezzo tra paradiso e inferno, dove fa la conoscenza di Botan il Tristo Mietitore di questo mondo…
Le stranezze del mondo degli spiriti riportate alla perfezione
Botan spiega a spanne la situazione Yusuke che, stranamente, non sembra essere sorpreso dell’accaduto, osserva i suoi cari e amici alla sua veglia e scopre di non essere mal visto…anzi, addirittura i bulletti con i quali si picchiava ogni giorno, lo rispettavano, la madre così distaccata e strana nei suoi confronti, gli voleva bene e Keiko la sua “migliore/unica amica” è davvero importante per lui.
Il piccolo Enma…ha, come nel fumetto, un ciuccio in bocca…un essere dalla potenza inaudita ha un ciuccio…tipico dei giapponesi (in senso buono). Bene, il piccolo Enma è colui che mantiene l’equilibrio tra il mondo degli Yokai e quello degli esseri umani, un tempo diviso e oggi…per colpa di un umano, di nuovo in contatto.
Enma ha bisogno di un Detective del mondo spirituale che vada a risolvere tutti i problemi di questo mondo, e chi meglio di Yusuke? Beh, ovviamente in prima battuta la cosa sembra essere in stallo ma un susseguirsi di eventi riportano Yusuke ad accettare l’offerta e a ritornare nel suo corpo umano per salvare Keiko e affrontare la sua prima vera sfida da Detective del mondo spirituale.
Ora mi fermerò con il racconto per non fare spoiler sulla serie a chi ovviamente ancora non la conosce e mi soffermerò sull’aspetto tecnico di quello che Netflix ci ha portato.
Yu degli spettri live action va bene ma…allora anche Cowboy Bebop.
Yu Yu Hakusho vive in un momento particolare, dove molte serie falliscono, lui è riuscito, ma non è tutto oro quello che luccica. Yu Yu Hakusho ha anche avuto una campagna Marketing dove Cowboy Bebop è arrivato quasi in sordina, anche se come titolo è indubbiamente più difficile, forse come storia, avrebbe meritato di più.
Gli errori si ripetono inesorabilmente, l’adattamento porta alcuni dettagli a perdersi nei meandri dello script, per chi conosce il Manga e l’Anime, non è un problema, ma il nuovo spettatore perde informazioni su informazioni, a lungo andare questa pratica rende confuso il risultato…tanto da rendere poco leggibili personaggi come Hiei e anche Kuruma.
Parliamoci chiaro, gestire un live action non è facile e nessuno sta dicendo questo, ma alcune cose forse, è sbagliato tagliarle o semplificarle, chi si avvicina per la prima volta ad una cosa simile, ha bisogno in alcuni casi di qualcuno che colmi le lacune o di leggere il Manga (almeno)…forse è proprio quello l’obbiettivo.
Effetti speciali non troppo speciali, come è giusto che sia in Yu Yu Hakusho live action
La magia del cinema, passa molto distante e ci troviamo davanti ad effetti speciali semplici, ma ben gestiti. Soltanto nelle prime battute ho sofferto vedendo cambiare il mondo, poi, grazie ovviamente a ottime capacità nel mettere in scena quello che accade, tutto questo passa in secondo piano e per quanto mi riguarda Yusuke potrebbe sparare fili di lana blu dalle dita, che sarebbe uguale.
Si, lo so, parlando di critica questo non dovrebbe essere un discorso logico, ma rientra nei pregi della serie, sono riusciti con effetti scadenti e una recitazione fedele, a creare un qualcosa che mi ha fatto passare oltre all’apparenza, un qualcosa che mi ha fatto prendere in considerazione la possibilità di guardare l’episodio 2…e poi il 3…ecc..
Parliamo dei personaggi di Yu Yu Hakusho live action
Belli, ma non bellissimi, sono personaggi già visti in diverse serie live action più o meno conosciute, che però hanno saputo adattarsi molto bene, forse in alcuni casi avrei voluto un po’ più espressività, ma questa è una mancanza che è anche dettata da altri dettagli che nel 2023 non si possono osservare senza cadere nel baratro dei “termini” o delle “etichette”.
Yu Yu Hakusho live action su Netflix tiriamo le somme
Personalmente, lo ho trovato molto piacevole e fa esattamente quello che deve fare una serie di questo genere:
- rievocare ricordi
- intrattenere
Spesso ci dimentichiamo a cosa servono certi prodotti e ci trasformiamo in bestie assetate di critica, ma nessuno analizza la cosa più semplice del mondo…”mi è piaciuto?”, un qualcosa di estremamente semplice da decidere perché è il nostro gusto personale a parlare…la risposta è “SI”.
Piacevole, scorre molto bene anche se in alcune parti sembra frettoloso, gli attori sono molto bravi e il risultato finale è sicuramente meritevole di diverse lodi. Sono oltremodo felice di avere di nuovo la possibilità di rivivere le avventure di Yusuke e non vedo l’ora che si parli di una Stagione 2.
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