Ultimamente nel mondo videoludico si sta assistendo ad un effetto nostalgia per gli scorsi decenni, specialmente per gli ultimi anni 80 e il decennio dei 90.
Questa malinconia e la voglia di un ritorno al passato può essere dettata, ma la nostra è solo una supposizione, dal fatto che stanno uscendo tanti giochi praticamente tutti uguali. Cambia solamente la storia e lo “sfondo” dei giochi. Analizziamo per esempio alcuni titoli dopo la comparsa di Assassin’s Creed. Moltissimi action in terza persona incarnano molte delle caratteristiche proposte dal titolo Ubisoft, dove se quest’ultimo è stato un pioniere, ora il sistema di molti giochi ricalca quello di Assassin’s Creed. Nonostante ci siano ancora giochi unici, vedi per esempio la serie dei Souls o No Man’s Sky, giusto per citarne un paio, si sta assistendo ad un appiattimento del settore.
Per questo motivo si cerca un ritorno al passato, fatto di titoli peculiari con le proprie ed uniche caratteristiche. Per esempio un Resident Evil nonostante avesse molto in comune con un Silent Hill, risultava decisamente diverso da quest’ultimo o un Final Fantasy VII da un Dragon Quest VII. Stiamo davvero sperimentando questa nostalgia con titoli come Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge che ricalca in toto Turtles in Time, oppure un Tormented Souls che pesca a piene mani dai survival anni 90 e i titoli non finiscono qui. Basti pensare alla quantità di metroidvania disponibili sul mercato o anche solo ad un titolo come Cuphead che ripesca dalla tradizione degli anni 20 con uno stile videoludico degli anni 80 in pieno stile sala giochi. Probabilmente abbiamo bisogno di questo ritorno al passato e assaporare ciò che noi giocatori vetusti abbiamo provato in quegli anni fatti di monetine e pomeriggi attaccati alla PlayStation con quei giochi che davvero erano fatti di sogni.