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Ti sblocco un ricordo: Doom

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DOOM

Solo il nome basterebbe a concludere questo articolo senza dire altro, non trovate? Doom è una leggenda, un prodotto che ha rivoluzionato il concetto di videogioco sparatutto, che assieme a Wolfenstein 3D (della stessa ID Software) ha introdotto il 3D.

È stato il secondo sparatutto in prima persona, il secondo a introdurre una grossa forma di violenza, il secondo a concettualizzare l’attuale genere FPS (First Person Shooter), il primo a concettualizzare l’esperienza del Multiplayer e a iniziare la filosofia di pensiero del Multiplayer online (poi seguiti da Quake e il più acclamato Unreal Tournament)…

Vi può bastare? Non ancora? Beh partiamo dal principio, proprio da John Carmack, John Romero e Adrian Carmack

John Carmack, John Romero e Adrian Carmack si ritrovarono a lavorare per la Softdisk, un’azienda che si occupava di software e riviste di informatica. Erano talentuosi e presto il loro talento venne visto da Scott Miller di Apogee, che li chiamò a fondare un’azienda e darci subito dentro. Nacque così, a inizio anni ’90, la ID Software, con Carmack e Romero alla programmazione grafica (lo stesso Romero costruì e diede vita al motore grafico che venne usato per i loro lavori).

Dapprima lavorarono a Commander keen

uno sparatutto a scorrimento in 2D per MS Dos (Il motore grafico di questo gioco era realizzato dallo stesso Carmack su base C) con la tecnologia EGA  (Enhanced Graphic Adapter, una scheda grafica speciale costruita da IBM). Poi ci fu la svolta del 3D, sfruttando i concetti creati nel 1991 per il gioco Hovertank 3D, dove nacque dapprima l’idea/esperimento col gioco Wolfenstein 3D, poi Doom.

Doom nasceva dalle “ceneri” di Wolfenstein 3D

portando non pochi cambiamenti, come i livelli multi piano, full-textured (Wolfenstein 3D non possedeva terrain e pavimentazioni texturizzate), variazioni cromatiche ben definite per distinguere i vari ambienti, nemici e oggetti e infine la scoperta dei piani mobili in 3D in modo da poter ricreare pure degli ascensori, un’audio stereofonico, e l’uso sapiente dell’hardware in modo da creare la giusta illusione del 3D nonostante la realtà del progetto era in 2D progressivo (Una sorta di 2.5 attuale ma con visuale soggettiva e non oggettiva)

Doom e Wolfenstein furono dei successi clamorosi

tanto che da lì avrebbero continuato con lo studio del 3D per arrivare Doom 2, Doom 3, Quake e il Doom Engind fu quasi la pietra miliare che molti altri sviluppatori studiarono per poi costruire i loro motori grafici, come lo stesso Unreal Engine e l’attuale Id Tech 7, con cui è stato costruito il magnifico e violentissimo Doom Eternal.

Qui vi lascio il sito ufficiale Bethesda legato a Doom Eternal

Qui invece la pagina Steam di Doom e le varie offerte legate al Quake Con: Quake Con at Home 2021

Voi che ne pensate?

Se non avete mai giocato a Doom vi si consiglia caldamente di farlo, essendo un esperienza quasi imprescindibile per ogni giocatore. Se siete quel tipo di giocatore che ricerca solo le grafiche moderne, allora giocate al reboot di Doom del 2016, costruito col Id Tech 6 e il più potente e attuale Doom Eternal, uscito nel 2020 col nuovo e next gen Id Tech 7!


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Francesco Nicoletti