Patch Notes di Remnant 2 il primo update del gioco

Ieri è arrivata la Patch Notes di Remnant 2 e Gearbox afferma che questa è la prima vera patch del gioco. Principalmente punta a risolvere la maggior quantità di problemi possibili presenti nel titolo. Prima di iniziare l’enorme elenco della spesa però ti voglio invitare a far parte del mio nuovo gruppo Facebook: Remnant 2 Italian Community.

La Patch Notes di Remnant 2 punta ad una quality of life maggiore

La Patch Notes presente sul sito di Remnant 2 inizia con delle ottimizzazioni alle performance, risoluzione di crush e bug. Quello che però sta a cuore agli sviluppatori è dare più possibilità ai giocatori di sperimentare e questo comporta rendere il gioco più semplice.

Dopo la patch troverai molto più facile eseguire il respec dei tuoi tratti e potrai ottenere molto più semplicemente gli Scarti, la moneta di gioco. In questa maniera cambiare la tua build o farci degli esperimenti o tentativi diventa relativamente una bazzecola.

In succo vedrai il cap dei tratti che sale al +5 e per il resto della Patch Notes praticamente qualsiasi cosa ti darà molti più scarti da ora in poi. Che sia vendere oggetti extra del tuo inventario o rompere le casse in giro per i mondi.

Le modifiche agli archetipi sono pazzesche

Due specifici Archetipi, o classi che dir si voglia, sono state potenziate.  Il primo l’Esploratore che vede un aumento ai buff delle sue abilità. In succo maggiore durata ed efficienza. Posso anche capire questa scelta perché è una classe solamente di supporto e dunque potenziarla era la mossa giusta da fare.

Quello che mi stupisce è invece il potenziamento alla classe più segreta di tutte: L’Archon. Visto che, “grazie” ad alcuni bug, questa classe faceva pochi danni, ora ogni singola abilità di questo potente Archetipo è stata potenziata e non di poco. Capisco che dopo la fatica fatta per prenderla questa classe dev’essere efficiente, ma dovrei anche capire se effettivamente gli equilibri della classe si sono scombussolati con questo potenziamento.

Ulteriori modifiche minori sono state eseguite su un paio di classi iniziali e sull’Evocatore. Parliamo di power up minori come più vita ai minion di quest’ultimo Archetipo. Il grosso dei cambiamenti insomma era per i due Archetipi di cui ti ho raccontato prima che forse non rendevano al meglio.

Infine, l’ultima modifica che mi ha fatto storcere il naso è quella sul Multiplayer. Il danno extra che subivi in una partita multiplayer era di 25%. Ora, giocando in 2 o più la potenza di fuoco tra build e simili raddoppia e non di poco no?. Beh, hanno voluto ridurre questo danno, ora subirai il 15% di danno extra.

La patch notes di Remnant 2 ci vuole semplificare la vita

Come avrai capito questa patch notes mira a semplificare la vita del giocatore. Però cavolo… stai giocando ad un titolo che si definisce un Souls-Like. Non mi puoi rendere più semplice un gioco di questo genere. Remnant  fin dal primo capitolo era un gioco che metteva una sfida in ballo, si sapeva che era un gioco tosto.

Adesso io mi chiedo se era davvero necessario semplificare il gioco. Bada bene, non sto dicendo che ora è una cavolata affrontarlo. Però alzarmi la quantità di Scarti che posso ottenere mi da una spintarella troppo elevata a mio dire.

In fondo, una volta che ho costruito la mia build i nemici sono relativamente non problematici. Il nemico principale diventava proprio il farming di risorse. Risorse che con qualche farm specifica potevi anche ottenere in abbondanza, ovviamente questo costava voglia e tempo.

Con questa patch mi sembra quasi che si voglia eliminare ogni lamentela possibile sulla difficoltà del gioco. Però lo sapevamo tutti che non era un gioco semplice. Ogni testata giornalistica l’ha venduto come “EHI, è Dark Souls con le pistole!”, davvero lo credevi semplice?

Forse sono io ad essere diventato troppo insofferente a queste continue semplificazioni per, permettimi il termine, pigri. Ed è per questo che voglio sapere la tua opinione al riguardo!

Scrivila pure qua sotto e non dimenticare di seguirci sul canale Youtube ed ovviamente sulle pagine del nostro blog.  

Andrea Volpi

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