Tagli massicci in Microsoft: 9.000 licenziamenti colpiscono Xbox, giochi cancellati e le parole di Phil Spencer
La divisione gaming di Microsoft è stata investita da una nuova ondata di licenziamenti a inizio luglio 2025. Circa 9.000 dipendenti a livello globale (pari a circa il 4% della forza lavoro Microsoft) sono stati coinvolti in questi tagli, che hanno colpito in modo significativo il settore Xbox e i team di sviluppo interni. Si tratta della seconda grossa ondata di esuberi decisa dall’azienda nel 2025 (dopo quella di maggio) e della quarta nel giro di 18 mesi per la divisione gaming – segno di un ampio processo di ristrutturazione in atto.
Di seguito analizziamo nel dettaglio i numeri e le tempistiche dei licenziamenti, gli studi coinvolti e i giochi cancellati, le dichiarazioni ufficiali dei dirigenti (in particolare Phil Spencer) e il contesto strategico-finanziario che sta dietro queste decisioni.
Numeri e tempistiche dei licenziamenti di luglio 2025
- Annuncio e dimensioni dei tagli: Microsoft ha confermato di aver avviato una nuova serie di licenziamenti agli inizi di luglio 2025, con circa 9.000–9.100 dipendenti coinvolti a livello aziendale (circa il 4% dell’organico). Gli avvisi di esubero sono partiti internamente il 2 luglio 2025 e si sono susseguiti nel corso di quella settimana. Un portavoce Microsoft ha dichiarato che questi cambiamenti organizzativi sono “necessari per posizionare l’azienda e i team per il successo in un mercato dinamico”, sottolineando che la mossa fa parte di una ristrutturazione più ampia dell’azienda.
- Impatto sulla divisione Xbox: La divisione Microsoft Gaming (Xbox) è risultata particolarmente colpita. Sebbene Microsoft non abbia diffuso cifre dettagliate per reparto, fonti interne stimano che diverse centinaia di dipendenti Xbox abbiano perso il posto in questa tornata. Si parla di un totale intorno ai 2.000 tagli solo nell’organizzazione gaming – circa il 10% del personale Xbox, considerando che dopo l’acquisizione di Activision-Blizzard-King la divisione contava circa 20.000 addetti. Microsoft ha precisato che la maggior parte dei 9.000 licenziamenti complessivi non riguarda il settore Gaming, ma quest’ultimo è comunque significativamente coinvolto.
- Precedenti ondate di esuberi: Questa ondata si aggiunge a una serie di riduzioni di personale che Microsoft ha attuato nell’ultimo biennio per contenere i costi e riorientare le risorse, tra cui:
- Gennaio 2023: circa 10.000 posti di lavoro tagliati a livello globale (primo massiccio ridimensionamento recente).
- Anno 2024: circa 2.500 licenziamenti in totale. In particolare, a gennaio 2024 – pochi mesi dopo la chiusura dell’acquisizione di Activision Blizzard King – Microsoft eliminò 1.900 ruoli tra le file combinate di Activision-Blizzard e Xbox, con conseguente chiusura di alcuni studi di ZeniMax/Bethesda (come Tango Gameworks, autori di Hi-Fi Rush, e Arkane Austin, creatori di Redfall). Altre centinaia di tagli seguirono nella primavera 2024.
- Maggio 2025: circa 6.000 dipendenti in meno (pari al 3% della forza lavoro Microsoft), in quella che fino ad allora era stata definita la più grande ristrutturazione interna degli ultimi due anni, seguita da altri 300 licenziamenti agli inizi di giugno 2025.
In questo contesto, la nuova manovra di luglio 2025 appare come parte di una strategia continuativa con cui Microsoft sta adeguando la propria struttura alle nuove priorità strategiche.
Studi e divisioni coinvolti nei tagli
La riorganizzazione ha interessato numerosi team sia tra gli Xbox Game Studios interni, sia nelle neo-acquisite realtà di Bethesda/ZeniMax e Activision Blizzard. Di seguito i principali studi e divisioni colpiti, con le relative conseguenze:
- The Initiative (Xbox Game Studios): Lo studio di Santa Monica creato da Microsoft nel 2018 per sviluppare il reboot di Perfect Dark è stato chiuso completamente in seguito ai tagli. Contestualmente Microsoft ha cancellato il progetto Perfect Dark. The Initiative, guidato da veterani dell’industria come Darrell Gallagher, non era ancora riuscito a pubblicare nemmeno il suo primo gioco: la chiusura di questo team chiave rappresenta quindi un duro colpo, segnando la fine di uno dei progetti di reboot più ambiziosi in casa Xbox.
- Rare (Xbox Game Studios): Anche Rare, storico studio britannico autore di Sea of Thieves, ha subito licenziamenti significativi. In particolare, Microsoft ha cancellato Everwild – una nuova IP avventurosa su cui Rare lavorava da diversi anni. Everwild era stato presentato con un trailer già nel 2019, ma il suo sviluppo ha incontrato varie difficoltà ed era stato persino riavviato da zero nel 2021; Microsoft ha ora definitivamente accantonato il progetto. Contestualmente, alcuni veterani di Rare (come il direttore creativo di Sea of Thieves) hanno lasciato lo studio, segno dell’impatto significativo che questa ristrutturazione ha avuto sul team.
- Turn 10 Studios (Xbox Game Studios): Il team dietro la serie Forza Motorsport ha subito pesantissimi tagli di organico, stimati intorno al 50% del personale. Microsoft ha licenziato oltre 70 sviluppatori di Turn 10 in una singola giornata, in quello che fonti interne hanno descritto come lo “smantellamento” di gran parte dello studio. Questa riduzione ha lasciato in Turn 10 solo il numero di addetti strettamente necessario a mantenere operativo Forza Motorsport e fornire supporto al gioco esistente. I dirigenti non hanno ancora chiarito il destino dei progetti futuri di Turn 10, ma il colpo al team è stato significativo e getta ombre sulle prossime mosse relative al franchise Forza.
- ZeniMax/Bethesda: La ristrutturazione ha toccato anche la galassia Bethesda (acquisita da Microsoft nel 2021 sotto la holding ZeniMax). In particolare, ZeniMax Online Studios – sviluppatore di The Elder Scrolls Online – ha cancellato un nuovo progetto MMORPG in sviluppo (nome in codice “Project Blackbird”) a causa dei tagli. Inoltre, Microsoft ha ridotto il personale nei team Publishing/Marketing di ZeniMax sia presso l’ufficio di Londra (Regno Unito) sia nella sede di Rockville, Maryland (USA), senza rivelarne la portata esatta. Al momento non risultano chiusure complete di interi studi Bethesda in questa ondata (contrariamente ad alcuni rumor iniziali). Tuttavia, va ricordato che Microsoft aveva già chiuso alcune unità minori di ZeniMax nel 2024 (tra cui Tango Gameworks in Giappone e Arkane Austin negli USA, come citato sopra) durante precedenti riorganizzazioni.
- King (Activision Blizzard): La neonata divisione Microsoft dedicata al mobile gaming, King (parte di Activision Blizzard), ha visto un taglio di circa il 10% dei suoi dipendenti. In termini assoluti, Microsoft ha eliminato circa 200 posizioni presso gli uffici King (ad esempio nella sede di Stoccolma). King – lo studio noto per Candy Crush Saga – subisce così uno snellimento significativo della forza lavoro, in linea con riduzioni di analoga entità (~10%) applicate in molte sussidiarie gaming di Microsoft.
- Studi Activision (franchise Call of Duty): Anche alcuni studi sotto l’etichetta Activision responsabili del franchise Call of Duty hanno subito licenziamenti. In particolare, Raven Software e Sledgehammer Games – team che co-sviluppano i titoli annuali di Call of Duty – hanno visto riduzioni di organico, sebbene Microsoft non abbia fornito dettagli sui numeri. Secondo le notizie trapelate, l’ondata di tagli ha toccato trasversalmente anche uno dei franchise di punta di Activision. Oltre a Raven e Sledgehammer, sarebbero stati coinvolti anche altri team minori di Activision (ad esempio, High Moon Studios, supporto per Call of Duty: Warzone). Sul fronte Blizzard Entertainment, si riportano alcuni esuberi in settori non specificati; tuttavia, la maggior parte dei tagli in ambito Activision Blizzard ha riguardato soprattutto la già citata King e gli studi Activision focalizzati su Call of Duty.
- Altre divisioni Microsoft: Va sottolineato che la maxi-tornata di 9.000 licenziamenti ha toccato praticamente ogni divisione di Microsoft, dal cloud (Azure) alla realtà mista (HoloLens) fino alle unit tradizionali dedicate al software e ai prodotti Office. La nostra attenzione qui resta focalizzata sul comparto Gaming, che – come visto – ha subìto alcuni dei contraccolpi più visibili in termini di studi chiusi e progetti cancellati.
Giochi cancellati o messi in pausa
Uno degli aspetti più allarmanti per i fan Xbox emerso da questa ristrutturazione è la cancellazione di diversi progetti di gioco in sviluppo. Alcuni titoli già noti al pubblico e molto attesi sono stati annullati, mentre vari progetti interni non ancora annunciati sono stati fermati prima ancora di essere rivelati. Ecco i principali giochi colpiti:
- Perfect Dark (reboot) – Cancellato. Il nuovo Perfect Dark era stato annunciato con grande clamore ai The Game Awards 2020 come reboot dello storico franchise Rare, in sviluppo presso The Initiative. Nonostante un primo assaggio di gameplay mostrato durante l’Xbox Games Showcase del 2024, Microsoft ha infine cancellato definitivamente il progetto. Questa cancellazione è coincisa con la chiusura dello studio The Initiative, segnando la fine di uno dei revival più attesi nell’universo Xbox.
- Everwild – Cancellato. Everwild era una nuova IP originale di Rare, presentata per la prima volta nel 2019 con uno splendido trailer e avvolta nel mistero. Il suo sviluppo però si trascinava da molti anni (il progetto sarebbe stato riavviato da zero nel 2021 a causa di difficoltà creative) e ora, con i tagli, Microsoft ha deciso di abbandonare completamente il progetto. Fonti interne hanno confermato la cancellazione subito dopo l’annuncio dei licenziamenti. Rare dovrà quindi concentrare le sue risorse sui titoli esistenti (come Sea of Thieves) o su altri progetti futuri, ma questa nuova IP non vedrà la luce nonostante fosse considerata una delle esclusive più intriganti in arrivo per Xbox Game Pass.
- MMORPG di ZeniMax Online (“Project Blackbird”) – Cancellato. ZeniMax Online Studios (creatore di ESO) lavorava da tempo a un nuovo gioco MMO sparatutto non ancora annunciato, descritto da rumor di settore come una sorta di Destiny-like. Microsoft lo ha annullato a seguito dei licenziamenti che hanno colpito Bethesda/ZeniMax. La decisione appare sorprendente considerando che solo pochi mesi fa i vertici Xbox avrebbero provato una demo preliminare del gioco restandone entusiasti (si racconta che a Phil Spencer dovettero togliere il controller di mano da quanto era immerso). Ciò nonostante, Microsoft ha comunque deciso di sacrificare il progetto nell’attuale clima di tagli, probabilmente perché ritenuto troppo costoso o non abbastanza in linea con le strategie future.
- Altri progetti interni non annunciati: Oltre ai titoli sopra menzionati, Microsoft ha cancellato o messo in pausa diversi progetti segreti su cui stava lavorando dietro le quinte. Report affidabili parlano di numerosi giochi non ancora rivelati eliminati dal portfolio Xbox, nell’ottica di concentrare gli sforzi sui progetti con maggior potenziale. Ad esempio, Microsoft ha ritirato il finanziamento a un progetto in collaborazione con lo studio indipendente Romero Games (guidato da John Romero, co-creatore di Doom), di fatto cancellandolo. (La decisione ha costretto Romero Games a ridimensionare il proprio team con alcuni licenziamenti interni.) Inoltre, rumor non confermati indicano che Microsoft potrebbe aver accantonato anche l’ipotetico revival di Banjo-Kazooie (mai annunciato ufficialmente, ma spesso oggetto di speculazioni). In sintesi, questa riorganizzazione ha colpito non solo i giochi di cui il pubblico era a conoscenza, ma anche varie iniziative dietro le quinte che Microsoft stava esplorando per il futuro.
Nonostante le cancellazioni, Microsoft assicura che i piani per il futuro di Xbox rimangono solidi. Ad esempio, i progetti per la prossima generazione di console Xbox restano invariati e non sarebbero stati intaccati dai tagli. Alcuni giochi molto attesi continuano regolarmente lo sviluppo: Starfield (uscito a fine 2023) sta ricevendo un robusto supporto post-lancio; Forza Motorsport (lanciato nel 2024) continua ad essere aggiornato; altri titoli annunciati – come l’RPG Fable o il misterioso progetto di Kojima Productions in collaborazione con Xbox (nome in codice “OD”) – risultano tuttora in sviluppo attivo (come confermato dagli studi stessi). Questo indica che Microsoft sta cercando di “proteggere ciò che prospera”, ossia le produzioni ritenute strategiche, mentre ha scelto di tagliare i progetti più rischiosi o meno allineati alla sua visione di lungo periodo.
Le dichiarazioni di Phil Spencer e dei dirigenti Microsoft
Di fronte all’entità di questi licenziamenti e al forte impatto sull’organizzazione Xbox, i vertici di Microsoft Gaming hanno preso posizione con comunicazioni interne rivolte ai dipendenti (alcune delle quali sono poi trapelate pubblicamente). Phil Spencer, CEO di Microsoft Gaming e capo di Xbox, ha inviato un’email al team Xbox in cui ha illustrato le motivazioni e il contesto di queste scelte difficili. Ecco i punti salienti emersi dalle dichiarazioni di Spencer e di altri dirigenti nei giorni successivi all’annuncio:
- Riorganizzazione per un “successo duraturo”: Spencer ha spiegato che i tagli fanno parte di una strategia di lungo termine per garantire il successo di Xbox negli anni a venire. “Per posizionare Gaming per un successo duraturo e consentirci di concentrarci su aree di crescita strategiche, interromperemo o ridurremo il lavoro in determinate aree e rimuoveremo livelli di gestione per aumentare agilità ed efficacia”, ha scritto Spencer nel memo interno al team. In altre parole, Microsoft sta snellendo la struttura della divisione gaming (eliminando ruoli manageriali ridondanti) e concentrando le risorse sulle aree di crescita strategica.
- Record di giocatori, ma scelte difficili: Spencer ha riconosciuto l’apparente paradosso del momento: “Questi cambiamenti arrivano in un momento in cui abbiamo più giocatori, giochi e ore di gioco che mai”. Ha sottolineato che la piattaforma Xbox, l’hardware e la roadmap di uscite “non sono mai stati così solidi”, risultato delle decisioni difficili prese negli anni precedenti. Tuttavia – ha aggiunto – proprio perché la base installata e l’ecosistema sono cresciuti, ora bisogna compiere scelte mirate per assicurare il successo futuro: “Dobbiamo fare scelte ora per continuare ad avere successo negli anni a venire”. In sostanza, Spencer ribadisce la necessità di dare priorità ai progetti con maggiore potenziale e di “proteggere ciò che prospera”, mettendo da parte i prodotti meno promettenti.
- Supporto e rispetto per i dipendenti colpiti: Nel suo messaggio, Phil Spencer ha voluto esprimere gratitudine e rispetto verso i colleghi il cui ruolo è stato eliminato. Ha affermato che Xbox non avrebbe raggiunto i risultati attuali senza il contributo, l’energia e la creatività di coloro che sono stati colpiti dai licenziamenti, sottolineando che la decisione di tagliare posti di lavoro non riflette il valore o il talento delle persone coinvolte. Microsoft sta fornendo ai dipendenti licenziati pacchetti di buonuscita, estensione dell’assicurazione sanitaria e supporto per la ricollocazione esterna, in linea con le normative locali. Inoltre, è stato suggerito al personale in esubero di candidarsi per posizioni aperte in altre divisioni Microsoft, in particolare all’interno dello stesso reparto Gaming, assicurando loro una valutazione prioritaria. Questo sforzo ha l’obiettivo di trattenere almeno parte dei talenti, riallocandoli su progetti e team ritenuti di maggiore importanza strategica.
- Comunicazione interna e annunci pubblici: Le parole di Spencer provengono da un memo interno riservato, che è trapelato alla stampa (testate come IGN e The Verge hanno confermato di aver visionato l’email originale). Pubblicamente, Microsoft non ha diffuso un comunicato dettagliato sugli studi chiusi o i progetti cancellati – queste informazioni sono emerse soprattutto attraverso fonti giornalistiche. Un portavoce aziendale, Jeff Jones, si è limitato a dichiarare che Microsoft “continua ad attuare cambiamenti organizzativi e di workforce necessari per posizionare l’azienda in un mercato dinamico”, aggiungendo che, sebbene il gaming sia coinvolto, non rappresenta la maggioranza dei tagli. Dal lato dei dirigenti gaming, oltre a Spencer, anche Matt Booty (a capo degli Xbox Game Studios) ha inviato un memo interno in cui informava i dipendenti della cancellazione di Perfect Dark e della chiusura di The Initiative. Booty ha ricordato che il gioco era stato mostrato pubblicamente nel 2024 ma che, alla luce delle nuove priorità, il progetto non proseguirà lo sviluppo. Riguardo ad alcune voci di corridoio su un possibile passo indietro di Phil Spencer (ipotesi di sue dimissioni o pensionamento a seguito di questa difficile fase), fonti vicine a Microsoft le hanno smentite: Spencer non avrebbe alcuna intenzione di ritirarsi nel prossimo futuro e gode ancora della piena fiducia dell’azienda.
- Reazioni nell’industria e critiche sindacali: Le notizie dei licenziamenti hanno suscitato reazioni accese all’interno dell’industria videoludica. Numerosi sviluppatori di altri studi hanno espresso solidarietà ai colleghi colpiti, definendo questa improvvisa perdita di talento un duro colpo per il settore. Il sindacato dei lavoratori tech e media CWA (Communication Workers of America) ha criticato apertamente Microsoft per questi tagli “mentre l’azienda è prospera”. In un comunicato, il CWA ha definito i licenziamenti “un colossale spreco di talento”, osservando come avvengano in un momento di grandi profitti e di forte espansione aziendale, anziché in una fase di difficoltà economica. Microsoft, dal canto suo, non ha risposto pubblicamente a queste critiche, limitandosi a ribadire che le decisioni sono state prese con ponderazione strategica per garantire la competitività futura.
Contesto strategico e motivazioni finanziarie
Le decisioni di Microsoft di licenziare migliaia di dipendenti – specialmente all’interno di Xbox – e di cancellare progetti in sviluppo vanno inquadrate in un più ampio contesto strategico e finanziario. Diversi fattori chiave hanno contribuito a queste scelte:
Pressione post-acquisizioni e ricerca di efficienza
Negli ultimi anni Microsoft ha investito cifre colossali per acquisire gruppi come ZeniMax/Bethesda (7,5 miliardi di dollari nel 2021) e Activision Blizzard King (69 miliardi nel 2023), portando nella famiglia Xbox decine di nuovi studi e circa 20.000 dipendenti aggiuntivi.
Ora l’azienda deve integrare queste realtà e ottenere i ritorni finanziari attesi da tali acquisizioni. Ciò implica eliminare ruoli duplicati e ridurre i costi operativi, puntando ad aumentare la redditività del settore gaming per soddisfare gli investitori. In quest’ottica, Microsoft si sta concentrando sui franchise più forti e redditizi (ad esempio Call of Duty, Minecraft, Halo, The Elder Scrolls, ecc.) e sui servizi chiave come Xbox Game Pass, tagliando invece i progetti considerati minori o troppo rischiosi. Decisioni come la chiusura di The Initiative e la cancellazione di Perfect Dark ed Everwild rientrano in questa logica: erano scommesse su IP nuove o da rilanciare che avrebbero richiesto investimenti ingenti senza la garanzia di un ritorno certo, a differenza di titoli già consolidati su cui l’azienda può contare.
Contenimento dei costi e focus sugli investimenti emergenti
Microsoft, pur trovandosi in ottima salute finanziaria (ha registrato ricavi record e utili operativi in forte crescita nell’ultimo anno fiscale), punta a mantenere margini di profitto elevati e a investire nelle aree a maggior potenziale di crescita. L’intero settore tech, dopo il boom di assunzioni durante gli anni della pandemia, tra il 2023 e il 2025 ha visto un’ondata di riduzione dei costi e del personale: aziende come Google, Meta, Amazon e altre hanno operato tagli simili.
Anche Microsoft, malgrado gli utili record, sta riequilibrando il proprio organico per evitare inefficienze e costi eccessivi in futuro. In particolare nel gaming, l’azienda sta riducendo le spese sui progetti di priorità medio-bassa per liberare risorse da reinvestire in tecnologie emergenti come l’Intelligenza Artificiale e il cloud – settori in cui Microsoft sta puntando enormemente (basti pensare alla partnership con OpenAI e allo sviluppo di Azure AI). Secondo analisti citati da Bloomberg, questi tagli fanno parte di un “riequilibrio globale delle priorità” legato anche all’aumento degli investimenti in AI da parte di Microsoft. In altre parole, l’azienda taglia da una parte (anche nel gaming) per poter spendere di più dall’altra in iniziative strategiche per il futuro.
Progetti deludenti e chiusure mirate
Alcuni licenziamenti e chiusure di studi sono collegati alle performance deludenti di certi giochi o a cambi di strategia su specifici progetti. Ad esempio, la decisione di chiudere Arkane Austin (studio di Bethesda) nel 2024 è arrivata dopo il flop commerciale e critico di Redfall – uno shooter che doveva essere un’esclusiva di punta per Xbox, ma che è stato accolto molto negativamente dal mercato.
In altri casi, team interni con progetti di nicchia o sperimentali sono stati ridimensionati nonostante successi recenti. Emblematico il caso di Tango Gameworks, autore di Hi-Fi Rush: sebbene il gioco, lanciato a sorpresa a inizio 2023, abbia ottenuto ottime recensioni e premi, pochi mesi dopo Microsoft ha comunque chiuso lo studio nell’ambito della riorganizzazione di Bethesda/ZeniMax. Ciò indica che l’azienda valuta i team non solo in base al successo di un singolo titolo, ma soprattutto in base alla rilevanza strategica di lungo periodo. Tango, pur talentouosa, era uno studio relativamente piccolo e lontano dal resto degli Xbox Game Studios, e per di più il suo fondatore (Shinji Mikami) era in procinto di lasciare; Microsoft ha quindi assorbito il personale di Tango in altri progetti anziché mantenerlo come entità autonoma.
Analogamente, Rare ha visto cancellare Everwild probabilmente perché lo sviluppo stagnava e l’IP era considerata troppo incerta. In definitiva, Microsoft preferisce chiudere i progetti che non offrono sufficienti garanzie di successo o che non si allineano alle strategie commerciali (come titoli single-player di nicchia), concentrando invece gli sforzi su produzioni dal maggiore impatto su Game Pass e dal più ampio richiamo di pubblico.
Focus su Game Pass e servizi in abbonamento
Un pilastro della strategia Xbox è il servizio in abbonamento Xbox Game Pass. Questo modello punta a offrire un vasto catalogo di giochi per una quota mensile, privilegiando un flusso costante di contenuti e un elevato coinvolgimento degli utenti rispetto alle vendite singole di titoli. Alcuni analisti hanno suggerito che Microsoft potrebbe aver puntato troppo su questo modello a scapito di altri, e che le recenti difficoltà (compresi i tagli) riflettano una revisione delle aspettative riguardo al Game Pass.
Oggi il servizio conta milioni di iscritti e ha trainato molta della crescita dell’ecosistema Xbox, ma comporta anche costi elevati per finanziare i numerosi progetti interni necessari ad arricchire continuamente il catalogo. La cancellazione di vari giochi può indicare la volontà di razionalizzare l’offerta futura: meglio meno titoli ma di qualità eccellente e capaci di attirare e trattenere abbonati, piuttosto che una miriade di produzioni mediocri. Inoltre, con l’arrivo in casa Xbox di franchise enormi grazie all’acquisizione di Activision-Blizzard (come Call of Duty, Diablo, Overwatch, ecc.), Microsoft potrà integrare questi titoli di richiamo nel Game Pass, riducendo la necessità di sviluppare da zero molte nuove IP rischiose. In sostanza, l’azienda sta spostando l’accento strategico su franchise collaudati e sul valore aggiunto di un catalogo Game Pass potenziato, ottimizzando gli investimenti per massimizzare i ricavi ricorrenti da abbonamenti e servizi live.
Pressioni di mercato e concorrenza
Infine, queste mosse vanno interpretate anche alla luce della competizione di mercato. Xbox si trova tuttora a inseguire PlayStation e Nintendo sia nelle vendite hardware sia nella percezione di avere esclusive di grande richiamo. Dopo alcune uscite sottotono e rinvii nel 2022–2023, Microsoft ha la necessità di riorganizzare i propri studi interni per garantirsi un flusso costante di titoli ad alto profilo. Cancellare progetti problematici libera risorse (finanziarie e di personale) da destinare ai team che lavorano ai prossimi blockbuster, come The Elder Scrolls VI, Fable, Gears 6 e altri ancora.
Inoltre, il clima economico globale è incerto e gli investitori premiano le aziende che mantengono una rigorosa disciplina finanziaria. Microsoft, pur essendo una delle corporation più ricche al mondo, non è immune da queste pressioni: tagliare 9.000 posti (riducendo le spese operative) è anche un segnale al mercato finanziario che l’azienda tiene sotto controllo i costi e migliora l’efficienza, specialmente in un settore – come il gaming – dove i margini di profitto non sono garantiti quanto nei suoi business principali (cloud, servizi enterprise, ecc.). In quest’ottica, è probabile che il CEO Satya Nadella e il CFO Amy Hood abbiano appoggiato questi tagli, con l’obiettivo di riallineare il rapporto costi/benefici della divisione Xbox e integrarla meglio negli obiettivi strategici complessivi di Microsoft.
In conclusione, la prima settimana di luglio 2025 ha segnato una svolta significativa per l’organizzazione Xbox all’interno di Microsoft. Con circa 9.000 licenziamenti globali e progetti di primo piano cancellati, l’azienda ha lanciato un messaggio chiaro: Xbox concentrerà i propri sforzi dove vede le maggiori opportunità di crescita e ritorno, anche a costo di decisioni dolorose.
Phil Spencer ha cercato di rassicurare che l’ecosistema Xbox “non è mai stato così forte” in termini di base utenti e lineup futura, ma ha ammesso che questo successo richiede scelte difficili e una ferrea disciplina nelle priorità. Per i videogiocatori e gli addetti ai lavori resta l’amarezza di vedere studi chiudere e giochi sparire prima ancora di nascere. Allo stesso tempo cresce l’attesa di capire se questa “cura dimagrante” renderà davvero Xbox più agile e competitiva nei prossimi anni. Le prossime mosse di Microsoft – dai prodotti che presenterà alle politiche interne che adotterà – saranno osservate con attenzione: dovranno dimostrare che questi sacrifici non sono stati vani, ma anzi funzionali a un futuro più solido per l’intero ecosistema Xbox.
I licenziamenti Xbox di luglio 2025 rappresentano una svolta che avrà ripercussioni profonde sull’intero ecosistema Microsoft Gaming. Tra giochi cancellati, studi storici chiusi e un futuro da ricostruire, la strategia di riorganizzazione segna l’inizio di un nuovo corso: più snello, più mirato, ma anche più discusso che mai.
Continueremo a monitorare da vicino le prossime mosse di Xbox, i progetti salvati come Fable e The Elder Scrolls VI, e l’evoluzione del servizio Xbox Game Pass in questa nuova fase. Parlando di Game Pass, hai già visto il nostro speciale su Wuchang Fallen Feathers in uscita sul servizio in abbonamento di Xbox questo 24 luglio?
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