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Le prime impressioni sulla serie di Resident Evil

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Le prime impressioni sulla serie di Resident Evil

Resident Evil è un marchio planetario, ormai famosissimo e sdoganato sotto ogni forma mediatica possibile, dall’originale videogame passando per fumetti, libri, gadget di ogni tipo e opere audiovisive.

Ultima in ordine cronologico è la serie uscita il 15 luglio su Netflix e composta da 8 episodi. Noi siamo qui per darvi le nostre impressioni dopo la visione dei primi episodi ma vi diciamo subito che non è assolutamente degno di nota. Come accennato nello scorso articolo dedicato alla serie tv, il plot narrativo stravolge in toto ciò che sta alla base del videogame come se gli sceneggiatori abbiano deciso di prendere da subito le distanze con ciò che ha dato il via alla serie.

Lo spettatore verrà catapultato da subito in due linee temporali diverse le quali rappresentano presente e passato in modo da capire tutto lo svolgersi della vicenda e queste verranno portate avanti in parallelo. Da subito gli aficionados del capolavoro Capcom saranno spiazzati in quanto l’azione si svolge per quanto riguarda il presente, nel futuro in cui l’umanità ormai ridotta ad un manipolo di esseri umani cerca di sopravvivere alle orde di zombi centometristi e altre amenità. Il passato invece si svolge negli anni in cui viviamo ora e i protagonisti si trovano a New Raccoon City situata in…Sudafrica. Si avete capito benissimo, Sudafrica.

Faremo la conoscenza di Albert Wesker e le sue figlie (anche qui stenderei un velo pietoso), il quale sta lavorando ad un nuovo prodotto della Umbrella Corporation che scatenerà l’apocalisse e la classica epidemia. Ora, soprassedendo sui personaggi discutibili, sul cambio di aspetto di Wesker e del suo background che possono starci, il resto è un disastro di dimensioni epocali. Computer grafica che sembra uscita da un film della Asylum, effetti scenici altamente discutibili e recitazione al pari di Alex l’Ariete (i più attempati ricorderanno), questa serie dedicata a Resident Evil riesce a fare peggio di ciò che è stato fatto con il recente film uscito nelle sale di tutto il mondo, che a parte tutto era almeno coerente con i videogiochi.

Mi sembra incredibile che in tutti questi anni i prodotti cinematografici dedicati a questa serie siano così scadenti e prodotti giusto per cavalcare l’onda del successo grazie agli ultimi capitoli ben riusciti disponibili per console e PC. Non è accettabile che simili produzioni vedano la luce nonostante i milioni di dollari investiti per la realizzazione ed è un’offesa a tutti i fan che aspettavano qualcosa di decente da poter guardare. Se queste sono le scelte di Hollywood riguardo Resident Evil speriamo che si interrompano qui piuttosto che confezionare per il grande pubblico un prodotto che non si può neanche definire mediocre. Fatevi un favore, non guardate questa serie.

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Luca Maggi

Nerd dal 1989 quando mi venne regalato il Commodore 64. Amante dei gdr e dei survival horror nonché fanboy dei fumetti Marvel e accanito amante dell'heavy metal anni 80. Nel tempo libero chitarrista di una band milanese chiamata Axeblade.