Nonostante la grande popolarità di cui godono gli anime non solo in tutto il mondo ma anche in Italia, negli anni abbiamo visionato spesso prodotti non del tutto coerenti con le versioni originali, ma anzi la scure della censura si è abbattuta in modo spietato sulla maggior parte delle produzioni provenienti dal Giappone. Oggi vi parliamo delle 5 censure più eclatanti negli anime.
Hokuto No Ken, tra le censure più eclatanti negli anime
Ok la serie dedicata al nostro amato Kenshiro, successore della Divina Scuola di Hokuto non è sicuramente uno degli anime più adatto ad un pubblico giovane e questo lo si intuisce sin da subito. I toni cupi e l’atmosfera che permea tutta l’opera di Buronson e Tetsuo Hara è pregna di violenza e sangue.
La versione italiana dell’anime in questione tra l’altro non fu acquistata da nessuna emittente con una diffusione elevata di trasmissione, infatti era possibile guardare l’anime di Hokuto No Ken esclusivamente su reti private piccole come ad esempio Telesette Gold (i vecchi tempi).
La censura nell’anime fu impiegata per oscurare tutte le scene di violenza estrema sprigionata dai colpi speciali sia di Kenshiro che degli altri comprimari optando per un’occultazione delle immagini attraverso la modifica del colore del sangue e l’occultamento delle immagini più cruente.
Lady Oscar, anche qui la censura si è abbattuta in modo impietoso
Anche Lady Oscar è un anime abbastanza particolare nonostante si svolga durante l’ancient regime, ovvero gli ultimi anni del governo che precedette la repubblica e racconta nel dettaglio la vita nella corte di Versailles. La protagonista indiscussa è Oscar Francois de Jarjayes che già di per se è un personaggio abbastanza androgino.
La censura però si abbatte in questo caso in un’intera sequenza, eliminata dallo screening italiano, che vede André Grandier strappare con violenza i vestiti di dosso a Oscar per confessarle il suo amore in un modo tutto particolare. In Italia quindi è stato deciso di rimuovere completamente la sequenza causando un piccolo buco di trama.
Dragon Ball, incredibile come ha colpito in questo caso la censura
L’anime tratto dal manga di successo di Akira Toriyama non ha goduto da subito di una grande popolarità nel nostro paese. All’inizio della sua diffusione, ovvero nel 1989, l’anime fu acquistato anche in questo caso da emittenti private come Junior Tv che lo trasmisero a ripetizione arrivando sempre allo scontro tra Goku e Tenshinhan durante il torneo Tenkaichi.
Negli anni 90 con la fine del manga e il sempre più crescente successo anche le grandi emittenti si interessarono al prodotto. Mediaset comprò i diritti dell’anime per la diffusione su grande scala ma furono apportate delle modifiche. Non solo le scene iniziali in cui Goku si presenta completamente nudo a Bulma sono state modificate per evitare la visione di un bambino come mamma l’ha fatto, ma la censura ha colpito soprattutto Muten.
Il Maestro Muten non era solo un grande esperto di arti marziali, ma soprattutto un gran sporcaccione e tutte le scene del manga in cui spruzza sangue dal naso ogni volta che osserva le grazie di Bulma sono state completamente eliminate. Quindi in sostanza appariva come un vecchio eccentrico ma non maiale.
Mila e Shiro, la natura dell’essere umano viene censurata
Mila e Shiro è forse uno degli anime più famosi nel nostro paese insieme a quello di Captain Tsubasa (Holly e Benji) e racconta la storia di Mila Hazuki (Yu nella versione originale) e del suo raggiungimento del top nel campo della pallavolo e come diventa una grande campionessa.
Trasmesso sin dal 1986 ha fatto breccia in tantissime ragazze (essendo uno shojo), ma anche in molti ragazzi che si sono non solo entusiasmati alla storia di Mila ma anche al gioco della pallavolo, sempre molto popolare in Italia. Nonostante l’anime scorre normale nelle sue 58 puntate, una in particolare ha subito una pesante modifica.
In un episodio viene trattato l’argomento del ciclo mestruale, una cosa normalissima per qualunque donna e ancora più normale per un’adolescente che si trova a fare i conti con questa realtà e non sa ancora come affrontarla. In questo episodio la protagonista esprimeva i disagi per quanto stava succedendo e la censura ha deciso bene di stravolgere la puntata mostrando Mila a disagio per un brutto sogno.
Sailor Moon, in cima alle censure più eclatanti negli anime
L’opera versione anime tratta dal popolarissimo manga di Naoko Takeuchi è forse quella che ha subito più censure negli anni. La storia ruota intorno alle vicende che vedono coinvolte Usagi Tsukino (Bunny) e le altre guerriere sailor nel tentativo di sconfiggere il male che minaccia la vita di tutte le persone sulla terra attraverso un totale di 5 serie.
Nel corso dei capitoli facciamo la conoscenza di molti personaggi che poi diventeranno parte integrante del cast e la Takeuchi ha sempre voluto enfatizzare la personalità di ognuno di essi. In Italia l’anime fu ampiamente criticato sostanzialmente per due motivi, l’eccessiva violenza di alcune scene e i riferimenti sessuali che riguardavano alcuni personaggi.
In questo caso la censura ci è andata giù davvero pesante innanzitutto stravolgendo la relazione tra Sailor Nettuno e Sailor Uranus che nel manga erano una vera e propria coppia omosessuale, mentre nell’anime in Italia hanno finito per essere amiche (in altri paesi cugine), stravolgendo il senso di alcune scene e di alcuni passaggi di trama.
Le Sailor Starlights nel manga originale erano fondamentalmente transessuali, in quanto cambiavano sesso durante la trasformazione, mentre in Italia i tre ragazzi chiamavano in aiuto le sorelle che apparivano come guerriere sailor. Anche alcuni nemici hanno subito la scure della censura con il generale Zachar che diventa a tutti gli effetti una donna eterosessuale e la strega Zirconia viene trasformata in un uomo. Inoltre le ultime puntate della serie sono state del tutto cancellate.
Ecco le censure più eclatanti negli anime
La censura ha colpito moltissimo soprattutto negli anni 80/90 cercando in tutti i modi di tutelare i più piccoli da alcuni argomenti spinosi che in Giappone non sono sicuramente tabù. Molte altre opere sono state colpite, come Saint Seiya, Rossana, Kiss Me Licia ecc… Ai giorni nostri con gli anime trasmessi soprattutto via streaming da piattaforme come Netflix si è optato per mantenere intatta l’opera di derivazione non privando così gli spettatori di passaggi importanti. Voi cosa ne pensate? Discutiamone insieme qui sotto nei commenti.
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