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Metal Gear Solid 2: il capolavoro incompreso ( Parte 1 )

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Metal Gear Solid 2: Il capolavoro incompreso (Parte 1)

L’avvento di Playstation 2 portò grande scalpore nel mondo videoludico con la possibilità di avere una grafica migliore e quindi un maggiore realismo e meccaniche di gameplay avanzate e all’avanguardia.

Il nostro caro buon Kojima non si lasciò sfuggire l’occasione e nel 2021 rilasciò sul mercato il tanto atteso sequel del tanto amato Metal Gear Solid ovvero Metal Gear Solid 2: Sons Of Liberty.

Prologo: Tanker

“Il fiume Hudson, due anni fa i nostri informatori erano sicurissimi: qualcuno stava trasportando un nuovo tipo di Metal Gear. A ripensarci la faccenda puzzava anche da lontano, ma il nostro naso era rimasto troppo tempo al freddo”.

Il nostro caro Solid Snake si trova da solo, incappucciato sotto una pioggia battente, cammina sul ponte George Washington ( New York) fumando una bella sigaretta ( si l’hobby preferito di Snake, senza tenere conto della salute ovviamente).

L’eroe di Shadow Moses dopo aver finito di fumare si mette a correre e di punto in bianco diventa trasparente ( mimetica ottica) e si lancia dal ponte con una corda per poi atterrare su una petroliera dove si svolgerà la sua prossima missione.

Dopo gli eventi di Shadow Moses Snake e Otacon hanno fondato un’organizzazione chiamata Philanthopy, costituita allo scopo di eliminare i vari Metal Gear fabbricati in seguito alla vendita sul mercato nero da parte di Revolver Ocelot dei dati del Metal Gear Rex, già proprio Revolver Ocelot ex membro di Foxhound.

Snake e Otacon stanno indagando riguardo al nuovo Metal Gear Ray, Sviluppato dai Marines come difesa contro la proliferazione delle varianti del Metal Gear Rex e tenuto nascosto sulla petroliere per poi testarlo sul campo.

Prima di addentrarci ulteriormente sulla trama bisogna anche parlare dell’evoluzione di Metal Gear Solid 2 rispetto al primo sia dal punto di vista grafico che di puro gameplay.

Grazie alla nuova potenza di ps2 ora abbiamo un’illuminazione migliore, i volti che prima erano pieni di pixel ora sono ben più delineati cosi come i corpi e l’ambiente circostante, come sempre si respira una resa cinematografica sempre più visibile e accentuata grazie ad una regia che in altri giochi è difficile se non impossibile vedere per l’epoca.

In Metal Gear Solid 2 rimangono molte delle caratteristiche del primo capitolo con delle aggiunte molto interessanti tra le quali la possibilità di mirare in prima persona e quindi avere una visibilità migliore dei nemici in modo da sparargli con una pistola silenziata con maggiore precisione assicurando sia maggiore realismo che divertimento.

E’ possibile intimorire i nemici puntandogli la pistola alla testa e perquisirli in modo da ricavare una razione o qualche altra risorsa.

Metal Gear Solid 2 è si un gioco molto cinematografico ma il gameplay è cosi ben congegnato da poter sperimentare diverse situazioni grazie anche ai vari gadget a disposizione del buon Snake garantendo ore e ore di puro divertimento tra i quali  la scatola di cartone che risulta essere  sempre un elemento cardine che permette a Snake di non farsi individuare dai nemici.

Ripercorrendo la trama Snake scopre che il colonnello Sergei Gurlukovich che è a capo di un commando di ex soldati russi a cui Liquid Snake e Ocelot avevano venduto il Metal Gear Rex in cambio di un Hind D ( elicottero d’attacco delle forze sovietiche) ha preso il controllo della petroliera riempiendola di esplosivi semtex ( a infrarossi).

Avanzando Snake vede una scia di marines morti, uccisi dagli ex soldati russi.

All’esterno del ponte di comando Snake incontra Olga Gurlukovich, la figlia del colonnello che risulta essere il primo boss del gioco, un personaggio forte che avrà un ruolo centrale per tutto il resto del gioco.

Dopo uno scontro agguerrito Snake riesce a stordire Olga con la sua fidata pistola a tranquillanti e si dirige verso la stiva della petroliera, qui il buon Snake si trova dinnanzi ad una vasta truppa di marines che sta assistendo al briefing del comandante Scott Dolph sulle potenzialità del nuovo Metal Gear Ray e sul suo ruolo nel disarmo nucleare.

Al termine del discorso compare dal nulla l’enigmatico Revolver Ocelot insieme alle truppe di Gurlukovich che prendono in ostaggio il comandante Dolph.

Ed ecco il colpo di scena improvviso, Revolver Ocelot tradisce Gurlukovich sparandogli con la sua revolver e di seguito uccide anche Dolph ed innesca l’esplosivo minacciando tutti scappare dalla nave e raggiungere la riva a nuoto( una bella nuotata insomma).

Qui succede qualcosa che supera a dismisura il colpo di scena precedente, mentre Ocelot sta per rubare il Metal Gear Ray il suo braccio inizia a vibrare e dopo qualche smorfia di dolore Ocelot cambia personalità diventando il presunto defunto Liquid Snake, qualcosa di abbastanza clamoroso insomma.

Il buon Ocelot infatti si è fatto trapiantare il braccio di Liquid dopo averlo perso per mano di Gray Fox a Shadow Moses e a quanto pare l’incontro di Ocelot con Snake ha stimolato il braccio se cosi si puo’ dire e ha portato al cambio di personalità( si cose assurde).

Dopo aver preso il controllo del Ray il presunto Liquid Snake si fa largo a colpi di laser distruggendo tutto e si tuffa in mare dove si scopre che il Metal Gear Ray è in grado di nuotare nel mentre la petroliera sprofonda insieme al nostro caro Solid Snake.

Successivamente Ocelot riprende il controllo del suo corpo e assistiamo ad una conversazione tra lui e il cosiddetto” Signor Presidente” con cui Ocelot è rimasto in contatto fin dai tempi di Shadow Moses e che si rivelerà una sorpresa alquanto sconvolgente che all’epoca di uscita del gioco stupi’ tutti i fan della saga.

Con la seconda parte andremo a trattare di un avvenimento che si svolge 2 anni dopo gli eventi del tanker dove Kojima stravolgerà la situazione provocando una divisione tra i fan e soprattutto tratteremo il tema principale del gioco ovvero il meme.

 

 

 

Erik Zeba