
Bloodborne è un gioco esclusiva playstation uscito nel 2015 su PS4. Da allora ha fatto innamorare milioni di utenti
Grazie alle sue peculiari atmosfere, la sua eleganza nello stile architettonico e la contrastante crudezza della situazione e dei suoi “abitanti”.
Il gioco è stato presentato ormai nel lontano 2014 come alternativa al macro universo dei Souls, da cui se ne distacca per tematiche e atmosfere, lontano dal Dark fantasy classico-medievale a favore di un architettura vittoriana-gotica, ma sempre forte dello stile Soulslike.
Infatti, rispetto ai suoi predecessori, Demon’s Soul e Dark Souls, Bloodborne si distacca dal destino dell’anima immortale e abbraccia la filosofia dei Grandi Antichi, il la conoscenza occulta e il regno oscuro di Lovecraft.
In questo mesto e oscuro viaggio il giocatore col suo avatar dovranno infatti scoprire cos’è successo a Yharnam, perchè la gente è impazzita e dovremo trovare le risposte ad alcuni interrogativi che trasudano da ogni angolo delle ispirate mappe della città e dintorni.
Se da una parte, infatti, Bloodborne è un Soulslike di tutto punto
con una forte attenzione volta ad un’azione più frenetica rispetto ad una più ragionata tattica di difesa, parry e attacco, una forte dose di pazienza e paura di perdere che deve insegnare al giocatore come migliorare se stesso e superare con maggior “consapevolezza” le varie inside, dall’altra presto ci si accorgerà che la conoscenza è l’anticamera della paura e della pazzia.
Lovecraft infatti diceva che la conoscenza porta l’uomo spesso a indagare in spazi e tempi dove una singola particella del cosmo non dovrebbe mai arrivare, onde evitare che la conoscenza diventi pazzia e sfrenatezza.
È così infatti che nasce la questione del sangue antico, un sangue ritrovato e dai grandi poteri curativi
La ricerca del contatto coi Grandi Esseri e la loro storia e il loro potere porta due personaggi del gioco (non farò nomi per evitare inutili spoiler) a ricercare tale verità attraverso la scienza e la fede. Entrambi raggiungono alla medesima risposta e al medesimo contatto, salvo entrambi impazzire inesorabilmente e assumere anche sembianze mostruose.
E così noi, in tutto questo, in apparenza stiamo ricercando potere, crescita e conoscenza
attraverso le fiale di sangue e i punti intuizione, perchè questo ci “impone” il gioco, come metodi di cura e scoperta di aree ed eventi altrimenti nascosti; sotto sotto stiamo facendo il gioco degli stessi Grandi Esseri, andando incontro ad un vile destino, seguendo le tracce dello stesso vile sangue che ci ha “riportato in vita”.
Penso che sia, quindi, palese che il sangue ha un ruolo fondamentale nel gioco. Il sangue dà la vita a noi hunters, il sangue cura (le fiale di sangue farmabili durante le nostre sessioni di gioco) il sangue corrompe e uccide, ma tutto quanto ruota attorno ad esso, in quanto uno dei grandi esseri usa il sangue antico per incubare una nuova specie…alcune delle personalità che si incontreranno a Yarhnam ne saranno la prova!
Qui Miyazaki è stato a dir poco astuto e geniale!
Riuscire ad unire le meccaniche dei souls e l’aspetto più oscuro, misoteistico e pessimista di Lovecraft a quella che ormai viene definita l’ottava arte, cioè il videogioco. Un mezzo potente e versatile con cui non si impersona solo un’avatar e si gioca, ma si può anche insegnare, eludere e anche “prendere in giro” il giocatore, senonché questi prenda consapevolezza degli eventi e capisca qual’è il suo ruolo. In questo caso inevitabile!
Quindi che dire? Secondo me Bloodborne è una di quelle opere imprescindibili da chiunque possegga una PS4
da chiunque voglia affrontare una sfida di alto livello e abbia anche solo voglia grandissima di scoprire il suo destino inesorabile in maniera consapevole e conscia (ma ricordate che il gioco va avanti anche se voi non perdete nemmeno un momento a conoscere la lore del gioco, questo per la duplice valenza Lovecraftiana di ignoranza e conoscenza, entrambe ineluttabili).
Per chi non dovesse conosce il capolavoro di Miyazaki, vi lascio qua un video che ne mostri in pieno le potenzialità
E ricordate: ogni anno, dal 25 marzo al 4 aprile, tutti gli appassionati di Bloodborne si incontrano in partite PVP e co-op online per riaffrontare assieme (non da soli come di consuetudine rispetto al gioco) questo terrificante e mesto cammino verso le verità nascoste di Yharnam.
“Oh, ma dimmi cosa è stato? La caccia? Il sangue? O l’orrore del sogno? Oh, non importa. Tocca sempre all’aiutante dei cacciatori rimettere tutto in ordine dopo questi eventi. Stanotte, Gehrman si unisce alla caccia.”
Buona caccia, Bloodhunters!
PS: Per chi se lo fosse perso, vi lascio il link al nostro articolo riguardo l’ormai famosissimo “demake” PSX del gioco, un’autentica chicca in chiave nostalgica: Bloodborne ricreato come gioco PSX
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