Blast From The Past #7 – Brutal Legend

 



Ci sono pochi giochi che riescono ad entrarti nel cuore e nell’anima e la maggior parte di questi, per me, sono attribuibili ad una sola persona, ovvero Tim Schafer. Se non sapete chi è questo game designer, beh, chiudete pure con i videogiochi, ma comunque sia ve lo diciamo noi di Top Games in questo nuovo appuntamento con i videogiochi clamorosi del passato. Questa puntata è dedicata a Brutal Legend.

Non una persona qualunque

Tim Schafer è uno degli autori di videogiochi più apprezzati degli ultimi 30 anni. Laureatosi a Berkeley in scienze informatiche inizia a programmare videogiochi sull’Atari 400 e riceve un’offerta dalla LucasArts come programmatore e sceneggiatore. Inizia a lavorare come game tester per i giochi del NES e altre piattaforme, ma viene presto ingaggiato da Ron Gilbert (altro mostro sacro) alla realizzazione del primo intramontabile Monkey Island. Partecipa anche alla sceneggiatura e agli enigmi del secondo capitolo per poi migrare su altri lidi come Maniac Mansion: Day of the Tentacle e successivamente creare il suo primo videogioco in solitaria ovvero il seminale Full Throttle nel 1995 e forse il suo capolavoro nel 1998 Grim Fandango, che pur ottenendo il plauso della critica non incontrò subito il favore del pubblico in quanto le copie vendute non rispecchiarono l’aspettativa (ampiamente superata poi col remaster di qualche anno fa).

L’addio alle avventure testuali e la nascita di Double Fine

Sul finire degli anni 90 il genere legato alle avventure grafiche inizia a perdere interesse e Tim Schafer ha una decisa battuta d’arresto in quanto il suo lavoro era intrinsecamente legato alle avventure testuali, ma dopo aver lasciato la LucasArts, nel 2000 fonda la propria software house chiamandola Double Fine Productions con sede a San Francisco. Il primo titolo prodotto dalla Double Fine è Psychonauts e vede la luce nel 2005 e vede l’ingresso di Schafer in un genere lontano anni luce dalle atmosfere testuali di Grim Fandango, ma in comune con quest’ultimo titolo ha le scarse vendite ma il plauso della critica. Ciò nonostante il gioco ebbe un seguito nel 2021 e ottenne un meritato successo.

Heavy metal, Jack Black e la genesi di un piccolo gioiello

Tim Schafer decide dopo la pubblicazione di Psychonauts di dedicarsi ad un videogioco abbastanza atipico, non che i suoi precedenti lavori non lo fossero, ma decise di avvalersi di un ben noto collaboratore che in quegli anni era davvero sulla cresta dell’onda. Signore e signori il carismatico Jack Black. Da tempo Schafer voleva realizzare un gioco che contenesse una delle sue grandi passioni, ovvero l’heavy metal e decise di includere anche uno degli attori più rock del momento e Jack Black è stata la scelta decisamente più azzeccata sia in termini di resa visiva, in quanto il personaggio principale di Brutal Legend ha le sue fattezze, sia in termini di goliardia e comicità che rendono Black decisamente godibile. Il gioco Brutal Legend esce nel 2009 e racconta la storia di un roadie che rimane schiacciato sotto un’impalcatura per salvare un membro della band e il suo sangue entrato in contatto con la fibbia di suo padre trasporta il nostro protagonista in un mondo fantastico popolato da demoni e strane creature e governato dalle leggi del metal. Ok ok il tutto è condito davvero da tantissimi stereotipi ma vi posso garantire che è dannatamente divertente e originale.

Una trama si stereotipata ma condita con originalità

Seppur la trama sia davvero intrisa da una moltitudine di stereotipi in quanto il nostro metallaro deve riportare la pace nel regno di Ormagoden a suon di colpi di ascia ed heavy metal, il nostro Schafer ha aggiunto degli elementi davvero originali. Il nostro eroe Edward “Eddie” Riggs, che per i neofiti non significa nulla, ma incarna il nome della mascotte degli Iron Maiden (Eddie) e il disegnatore delle copertine della stessa band (Derek Riggs), dovrà farsi largo tra i demoni che infestano il mondo di gioco a suon di colpi di ascia e di magie che verranno lanciate da una chitarra elettrica. Tutta l’azione si svolge in tempo reale e in alcune sezioni dell’avventura il nostro Edward potrà comandare legioni di metallari contro le orde demoniache trasformando il tutto in un’epica battaglia tattica con palchi, amplificatori a tutto volume e note sparate alla massima potenza. Questo siparietto da gdr tattico spezza anche un po’ il ritmo di gioco ma riesce bene in quei pochi frangenti nei quali saremo tenuti a combattere orde numerosissime. Inoltre non solo il nostro eroe avrà fattezze e voce di Black, ma a fargli compagnia nel mondo di Brutal Legend ci saranno anche altre personalità del mondo metal tra cui Lemmy dei Motorhead, Ozzy Osbourne, Rob Halford dei Judas Priest, Lita Ford e il suo inseparabile compagno Kyle Gass con il quale condivide il palco con i Tenacious D. Insomma tantissime celebrità hanno prestato corpo e voce per questo manifesto fantasy dell’heavy metal.

Una colonna sonora da urlo

Per spostarci da una zona all’altra di questo open world fantasy potremo utilizzare un’enorme moto a tre ruote chiamata Thunderhog a bordo della quale sarà possibile ascoltare della musica (ovviamente metal) per tutta la durata del viaggio e sarà inoltre possibile cambiare canzone se quella in ascolto non è di nostro gradimento. Riguardo alla colonna sonora da estimatore del genere, posso dire che la scelta dei pezzi e quanto meno azzeccata includendo una serie di brani tratti da dischi sia più recenti che davvero old school anche di band che non sono note ai più come i Riot con “Road Racin'” dall’album Narita, passando per i Sanctuary e la loro “Battle Angels”. Insomma anche per i puristi dell’old school come me ci sono davvero una serie di pezzi che non possono non fare la felicità dell’ascoltatore. Per la prima volta l’heavy metal non è solo parte di una stazione radio come in GTA, ma è parte integrante di tutto il mondo di gioco rendendo Brutal Legend il gioco metal per antonomasia.

Gli anni non scalfiscono il metal

Nonostante siano passati ben 13 anni dall’uscita di Brutal Legend, bisogna dire che il tempo sembra non averlo scalfito. Risulta davvero godibile sotto ogni aspetto. La grafica è cartoonesca e colorata e rende benissimo il colpo d’occhio ancora oggi e la giocabilità risulta fluida e per niente datata a parte forse la parte strategica che non regge molto il confronto con le produzioni attuali. Ciò nonostante è un gioco che merita davvero di essere giocato sia per la sua irriverenza verso tutto e tutti, sia perché ci si trova di fronte ad un titolo action davvero divertente e pieno di cose da fare che neanche alla lunga annoia. Se in più siete fan del genere musicale proposto da Schafer allora Brutal Legend è il gioco che fa per voi e vi farà innamorare da subito. Per gli altri, beh, perché non provarlo per poi capire che il metal è la vostra strada? A parte gli scherzi è un titolo che merita davvero tantissimo sotto ogni aspetto e potete recuperarlo davvero a poco prezzo per la vostra PlayStation 3 o per la vostra Xbox 360 nonché per PC. Chissà che il nostro buon Schafer non sforni un seguito nei prossimi anni. Per Psychonauts lo ha fatto dopo 17 anni, magari ben presto sentiremo parlare di un Brutal Legend 2. Nell’attesa e nella speranza che questo articolo vi abbia intrattenuto e convinto a provarlo vi invito a rimanere incollati sulle pagine di Top Games per le prossime retrospettive e news. METAL UP YOUR ASS!!!! (Metallica docet)

 

 

Sostieni il sito e il nostro canale Youtube con una piccola donazione, ogni gesto è importante!



Advertismentspot_imgspot_img

Articoli consigliati

Top 5 personaggi femminili nel mondo dei Videogiochi

Oggi vi parleremo della nostra top 5 personaggi femminili...

MOLTO PIÙ DIFFICILE di ELDEN RING ma costa pochissimo

MOLTO più DIFFICILE di ELDEN RING ma costa pochissimoLo...

La rivoluzione nei laptop Lenovo Legion di 8° Gen

Lenovo Legion Slim è arrivato per stupire insieme a...

La frutta nella cultura POP: casi esemplari e intramontabili

La frutta è un alimento ricco di proprietà nutritive...
Luca Maggi
Luca Maggi
Nerd dal 1989 quando mi venne regalato il Commodore 64. Amante dei gdr e dei survival horror nonché fanboy dei fumetti Marvel e accanito amante dell'heavy metal anni 80. Nel tempo libero chitarrista di una band milanese chiamata Axeblade.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here