
Entriamo più a fondo nei dettagli
Dopo averlo nominato poco fa in un pezzo dove ho voluto presentarvi i titoli più attesi di questo mese dai videogiocatori in possesso di un PC, oggi vorrei tornare su questo titolo e su cosa sappiamo in più.
Questo nuovo progetto di fatto dovrebbe rappresentare un salto di qualità per SEGA, che ha colto l’occasione al balzo per presentarci due elementi innovativi, il protagonista e l’ambiente in cui si svolge la sua storia. Altra decisione importante da parte della storica casa di produzione, quella di abbandonare completamente la formula incentrata più che altro sulla pura action. Inoltre sono stati introdotti i sottotitoli in italiano ed un duplice doppiaggio, in inglese e in giapponese, un’aggiunta che non passa di certo inosservata, vista la sua mancanza nei precedenti capitoli.
La trama
Ci siamo lasciati alle spalle il vecchio protagonista, Kazuma Kiryu, per rivolgerci a nuove prospettive e sfumature: Ichiban Kasuga è un giovane ragazzo e fa parte della famiglia Arakawa, storicamente assoggettata al clan Tojo di Tokyo. Proviene dai bassi fondi giapponese ed è cresciuto senza i genitori, elemento che spiega il suo profondo legame (e il rispetto che ne deriva) con il patriarca. Un quadro completo che ci lascia intendere cosa spinga il ragazzo a non esitare nel momento in cui gli viene chiesto di finire in galera per un crimine che ha commesso. Dopo diciotto lunghi anni possiamo nuovamente assaporare la libertà per scoprire tuttavia che la famiglia Arakawa è stata completamente cancellata da una campagna anti-Yakuza dalle forze locali: per ottenere risposta a tutte le nostre domande, ci recheremo dal nostro patriarca, Masumi Arakawa, che cercherà di ucciderci con un colpo di pistola.
Gameplay e ambientazione
La mappa è decisamente notevole e fortunatamente disporremo anche qui di un servizio Taxi per spostarci da una parte all’altra: in generale la città è ricca di tutti gli elementi che ci si possano aspettare, attività commerciali di ogni sorta e soprattutto personalità secondarie che ci garantiscono l’accesso alle immancabili subquest.
La meccanica di gioco si divide in due: la prima ci consente appunto di esplorare la città, interagire con i suoi abitanti e prendere parte ovviamente ai minigame tra cui svariati videogames, karaoke, cinema, le gare di gokart, etc. Mentre con la seconda entriamo nel vivo dei combattimenti in cui Ichiban e il suo party finiranno invischiati nel corso del gioco, regalandoci momenti esplosivi e deliranti, a causa della stessa fantasia del nostro protagonista che, in quanto grande appassionato di Dragon Quest, trasformerà gli avversari di volta in volta in un qualcosa di mostruoso.
In generale in rete paiono tutti entusiasti e questo titolo può essere una nuova occasione di approcciarsi al brand per coloro (come la sottoscritta) si sono persi la precedente saga e tutti i sei capitoli da cui è costituita.
Lo state già giocando o siete ancora indecisi? Lasciateci un commento!